- Acquisizione da parte di corpi più grandi di corpi più piccoli. È uno stadio essenziale nella formazione dei pianeti nelle teorie "nebulari".
- Rallentamento di una sonda in orbita attorno ad un pianeta dovuto all'attrito con l'atmosfera del pianeta (vedi approfondimento).
- Punto di massima distanza dal Sole di un corpo che orbita attorno al Sole stesso.
- Indice della capacità riflettente della superficie di un oggetto celeste che non brilli di luce propria. Esso è dato dal rapporto fra la luce riflessa e luce incidente.
Termine usato anche per indicare una struttura geologica di un corpo celeste che si differenzia dalla zona circostante per l'indice di riflettività.
- Molecola organica che presenta sia gruppo amminico (NH2), che quello dell'acido carbossilico (COOH). Elemento costitutivo delle proteine, che ne contengono in media 300. Negli esseri viventi terrestri le proteine sono formate solo da 20 tipi diversi di amminoacidi fra i 170 conosciuti.
- Minerali presenti nelle rocce eruttive dopo il raffreddamento di magmi conteneti silicati; fanno parte del gruppo degli amianti e si presentano sotto forma di fibre lineari, avvolte in masserelle. Per l'elevato punto di fusione, la flessibilità e facilità con cui si possono filare in passato sono stati usati per realizzare tessuti ignifughi.
- Unità di misura che indica la distanza percorsa dalla luce nel vuoto in un anno terrestre medio; vale 9.461 miliardi di km.
- Punto di massima distanza da un corpo di un satellite che orbita attorno al corpo stesso; è detto anche apoasse.
- Sono ammassi stellari, cioè gruppo di stelle giovani, età compresa tra i 5 e 50 milioni di anni, calde, massicce, di tipo O e B, che emettono una grande quantità di luce ultravioletta e che si trovano entro una ristretta regione di spazio; in genere si trovano nelle braccia delle galassie a spirale in cui c'è formazione stellare recente, in quanto ionizzano il gas che le circonda, formando una regione HII. A causa delle forze mareali galattiche le stelle tendono a disperdersi in poco tempo.
ASTENOSFERA
- Regione plastica all'interno di un corpo, situata di solito nel mantello, che può essere notevolmente spessa.
- Fenomeno causato dall'impatto del vento solare con la magnetosfera di un pianeta: il campo magnetico del pianeta fa accelerare gli elettroni della radiazione solare spingendoli lungo le linee magnetiche verso i poli magnetici e quando gli elettroni si scontrano con le molecole dell'atmosfera si ha emissione di radiazione.
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- L'"esplosione", da cui 13.73 ± 0,12 miliardi di anni fa si originò l'Universo.
BIOSFERA
- Insieme di tutti gli organismi viventi e dei loro resti. Per ora la Terra è l'unico pianeta che si sa abbia una biosfera.
BOSONE
- Nome generale di ogni particella con un momento angolare intrinseco, o spin, intero: 0, 1 o 2.
Si indica come bosone W una particella con carica elettrica, ±1, ed è il "mediatore" delle interazioni deboli che portano ad un cambiamento di "sapore" e/o carica elettrica.
Si indica come bosone Z una particella senza carica elettrica, che "media" le interazioni deboli che non cambiano di "sapore" e carica elettrica.
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- Attività di dissoluzione e precipitazione effettuata dall'acqua su rocce, soprattutto calcaree; nella prima l'acqua, resa acida dall'anidride carbonica atmosferica, scioglie il carbonato di calcio delle rocce. Il secondo processo è quello che porta, per evaporazione, alla formazione di stalattiti e stalagmiti.
- Parola latina indicante una depressione irregolare, particolarmente ripida, non causata da un impatto di un asteroide; si trovano sui corpi celesti e alle volte sono in gruppo.
- Dal latino indica su un corpo celeste un allineamento di crateri, o depressioni, non dotate di bordi sopraelevati rispetto la superficie circostante. Può essersi originata da un affondamento del terreno o per lo scorrimento di lava nel sottosuolo in tempi antichi.
- Circolazione atmosferica tropicale che, a causa del riscaldamento del Sole, provoca, all'equatore, l'ascesa di aria calda fino a 10-15 km; l'aria si sposta in quota verso i tropici per poi ridiscendere sulla superficie e tornare verso l'equatore (vedi approfondimento).
- Termine latino usato per indicare regioni sconnesse e caotiche presenti sulla superficie di corpi celesti; in esse la superficie appare frantumata in blocchi dai contorni irregolari a causa di un affondamento irregolare del terreno.
- Parola latina, derivante dal greco, usata per indicare valli particolarmente scoscese o canyon presenti sulla superficie dei corpi celesti.
- Dal greco dorico κλαθρα, cancello; solidi in cui le molecole di un gas si trovano all'interno di "gabbie" composte da molecole d'acqua unite da legami a idrogeno. Una volta svuotate le "gabbie" diventano instabili e collassano in cristalli di ghiaccio ordinario.
- Tipo di meteoriti pietrose che contengono piccoli globuli di silicati chiamati condrule.
- Condriti che contengono una maggiore quantità di composti organici rispetto alle normali (vedi approfondimento).
- Sfere di dimensioni medie da 0.1 a 4 mm, talvolta ellissoidali, di silicati in vario stato di cristallizzazione, talvolta inclusi in vetro, che si trovano disseminate all'interno di particolari meteoriti, dette condriti. Si ritiene che si siano formate nei primi momenti di aggregazione delle polveri della nebulosa solare primordiale.
- È il nome assegnato alla posizione orbitale di un pianeta interno rispetto alla Terra; ne esistono due tipi, la congiunzione superiore, in cui si ha la configurazione Terra-Sole-Pianeta_interno, e la congiunzione inferiore, in cui si ha la configurazione Terra-Pianeta_interno-Sole.
CORONA
- Termine latino usato per indicare formazioni geologiche presenti su di un corpo celeste dalla forma ellissoidale o comunque ovoidale, spesso circondate da corrugamenti concentrici della superficie. Si ritiene si formino in punti con intensa attività vulcanica.
CRATONE
- Parte della crosta continentale terrestre che non ha subito modifiche, a causa della fusione o separazione dei continenti, per almeno 500 milioni di anni; è collegata con una sezione del mantello e può arrivare fino a 200 km di profondità. In genere si trova all'interno dei continenti e contiene granito.
- Piccoli oggetti presenti nella fascia di Kuiper con orbite quasi circolari (eccentricità massima 0.25) e poco inclinate. Il loro nome deriva dal primo di questi oggetti scoperto: QB1.
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- Materia oscura dell'Universo rivelata dalla curva di velocità di rotazione delle galassie e dal teorema del viriale applicato agli ammassi di galassie. Secondo stime attendibili essa costituisce il 25% della massa totale dell'Universo, mentre il 70% è costituito da energia oscura e solo il 5% da materia visibile.
DECADIMENTO BETA
- Processo in cui un nucleo instabile si trasforma in un altro nucleo di numero atominco Z maggiore o minore di 1.
Nel decadimento β+ il protone del nucleo padre, di massa A e numero atomico Z, si trasforma in un neutrone, con emissione di un positrone (elettrone con carica positive) e di un neutrino, ottenendo un nucleo di massa A e numero atomico Z-1; tale trasformazione coinvolge solo protoni all'interno di nuclei atomici.
Nel decadimento β- un neutrone si trasforma in un protone, con l'emissione di un elettrone ed un antineutrino, per cui un nucleo di massa A e numero atomico Z si trasforma in un nucleo di massa A e numero atomico Z+1; i neutroni isolati decadono spontaneamente dopo circa 12 minuti, per questo non se ne trovano di liberi.
DEPOSITI PIROCLASTICI
- Depositi di materiale formati dalla sovrapposizione dei prodotti eruttati da un vulcano nel corso delle eruzioni esplosive e si presentano spesso stratificati.
- Isotopo dell'idrogeno, il cui nucleo è formato da un protone ed un neutrone.
- Grafico teorico ideato dai due astronomi E. Hertzsprung ed H. N. Russell nel 1910 che mette in relazione la temperatura effettiva, in ascissa, e la luminosità, in ordinata, delle stelle. Dipendono queste dalle caratteristiche intrinseche della stella, massa, età e composizione chimica, permettono di comprendere l'evoluzione e le caratteristiche fisiche delle singole stelle e dei gruppi di stelle. In genere viene abbreviato in diagramma H-R.
DIAPIRO
- Massa rocciosa o strutture di ghiaccio semifusi, originati in una zona di fusione parziale del mantello del corpo celeste, e risaliti verticalmente attraverso le rocce o il ghiaccio sovrastanti più recenti e più pesanti.
- È il meccanismo attraverso il quale il campo magnetico viene espulso da una nube in contrazione, in quanto la sua presenza costituisce un ostacolo al collasso della nube stessa.
- Termine latino che indica la cresta di un monte o una struttura geologica simile, di forma allungata, ondeggiante e sopraelevata rispetto al terreno circostante, che si estende per oltre 100 km. Si forma dalla lava basaltica ed è presente sui corpi celesti.
- Termine che indica una struttura lavica a cupola, che si può formare sopra un cratere vulcanico quando il magma eruttato risulta particolarmente viscoso; avvenendo la solidificazione della lava molto rapidamente, si forma un cumulo che può raggiungere altezze anche di centinaia di metri.
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- Si tratta della curva ottenuta dall'intersezione della sfera celeste col piano che contiene l'orbita terrestre; si può quindi definire come l'orbita apparente che il Sole traccia nel cielo durante un anno terrestre, osservando l'astro dal pianeta Terra.
- Creazione di un campo magnetico in un pianeta causato dal moto delle cariche elettriche durante la rotazione del pianeta stesso attorno ad un nucleo fluido conduttore (vedi approfondimento).
- È l'effetto che si ha in quanto la frequenza della radiazione elettromagnetica emessa da un oggetto in movimento viene alterata: se il corpo si avvicina viene compressa (la sua frequenza aumenta) e si ha uno spostamento verso il blu (blueshifted); se si allontana viene "stirata" (la sua frequenza cala) e si ha uno spostamento verso il rosso (redshifted). Viene usato per misurare la velocità degli oggetti celesti.
- Meccanismo ideato dal professor Colombo di Padova, per il quale il passaggio ravvicinato di una navicella spaziale attorno ad un pianeta le imprime una accelerazione, acquistando così una maggiore velocità rispetto a quella che aveva prima.
È noto anche come gravity assist o flyby (vedi approfondimento).
- Effetto secolare perturbativo studiato dall'astronomo giapponese Y. Kozai nel 1962, secondo cui per un satellite soggetto a perturbazioni esterne orbitante con eccentricità e ed inclinazione i attorno ad un pianeta, è costante il prodotto (1 - e2) cos2i; le perturbazioni possono portare ad una risonanza fra i ed e tali che all'aumentare di i cresce anche e.
- Si ha quando la radiazione investe un corpo di dimensioni inferiori a 10 cm, se il corpo si muove ad una velocità non nulla rispetto al Sole, per effetto Doppler la radiazione emessa in direzione del moto è spostata verso il blu, mentre quella emessa in direzione opposta al moto risulta spostata verso il rosso; la forza comunicata alla particella dalla radiazione spostata verso il blu, che ha momento maggiore di quella arrossata, frena la particella.
- Effetto termoelettrico per cui gli elettroni con una certa temperatura si muovono attraverso un conduttore verso zone a temperatura inferiore, creando così una corrente elettrica.
- Consiste nel riscaldamento di un corpo celeste per effetto dell’azione di gas, detti gas serra, presenti nell’atmosfera in concentrazioni relativamente basse: anidride carbonica, vapor acqueo, metano, ...; questi permettono alla radiazione solari di raggiungenre la superficie, ma ostacolano il passaggio verso lo spazio di parte delle radiazioni infrarosse superficiali e della bassa atmosfera. Senza tale fenomeno la vita sulla Terra come la conosciamo adesso non sarebbe possibile (vedi approfondimento).
- Si tratta della separazione, "splitting", dei livelli energetici dell'atomo in numerosi sottolivelli, a causa di un campo magnetico esterno; quindi nello spettro appaiono più righe invece di una. La separazione tra le righe è direttamente proporzionale all’intensità del campo.
EJECTA
- Materiale che circonda un cratere espulso durante l'impatto.
- Zona che divide l'eliosfera dallo spazio interstellare.
- Zona dello spazio attorno al Sole, in cui è preponderante l'influsso elettromagnetico solare, cioè il vento solare.
- Sparizione di un elevato numero di specie di esseri viventi in un tempo molto breve.
- Gli EGGs sono dei embrioni stellari: globuli di gas molto densi presenti nelle zone di formazione stellare che resistono alla fotoevaporazione.
- Organismi con il DNA racchiuso entro una membrana e tutte le strutture differenziate tipiche di una cellula; hanno le dimensioni superiori a quelle dei procarioti e il DNA si trova libero all'interno del nucleo.
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FACULA
- Termine latino che indica delle zone della superficie dei corpi celesti di colore pù chiaro delle circostanti, e per le quali non è ancora stato possibile determinare la natura fisica.
FASCIA di KUIPER
- Regione a forma di disco, oltre l'orbita di Nettuno, in cui si trovano innumerevoli oggetti ghiacciati detti Kuiper Belt Object (KBO) oppure Trans Neptunian Object (TNO),(vedi approfondimento) .
FASCIA ZODIACALE
- Zona della sfera celeste che contiene i percorsi apparenti del Sole, della Luna e dei principali pianeti; è divisa in dodici parti uguali, in corrispondenza delle costellazioni relative ai segni zodiacali. Al centro della fascia c'è il piano dell'eclittica.
FISSIONE
- La fissione nucleare consiste nella rottura del nucleo di un elemento pesante in due (o raramente tre) nuclei di elementi più leggeri e aventi massa simile; la massa totale degli elementi risultanti è leggermente inferiore a quella del nucleo di partenza, a la causa dell'energia prodotta dalla reazione. La fissione può avvenire spontaneamente, nel caso il nucleo padre sia instabile, o essere indotta tramite il bombardamento di neutroni (il caso più diffuso), particelle cariche o raggi gamma.
FELDSPATI
- Minerali ricchi di silicati di alluminio che si trovano nei meteoriti e in altre rocce.
- Passaggio di un veicolo spaziale vicino ad un corpo celeste; tale passaggio produce un effetto fionda sul veicolo.
- Parola latina che viene usata sui corpi celesti per indicare formazioni rocciose o estensioni di aspetto ondulato, generalmente prodotte dai materiali espulsi da un vulcano.
- Dal latino indica nei corpi celesti una depressione allungata longitudinalmenten: una trincea, un canale o una valle particolarmente lunga e rettilinea. Le fossae si possono presentare raggruppate o isolate.
- Forza apparente a cui risulta soggetto un corpo quando si osserva il suo moto in un sistema di riferimento rotante; il corpo tende ad accelerare in una direzione perpendicolare sia al moto del corpo che all'asse di rotazione, per conservare il momento angolare. È alla base della formazione dei cicloni (rotazione antioraria) e degli anticicloni (rotazione oraria) nell'atmosfera.
- Allontanamento del gas esterno delle protostelle, causato dalla radiazione ultravioletta di stelle blu calde vicine.
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- Sono dei composti solidi formati da acqua e gas naturali (soprattutto metano) che si formano a bassa temperatura e alta pressione, condizioni tipiche dei fondali marini. Se portati a pressione e temperatura normali, passano rapidamente dallo stato solido allo stato gassoso, liberando gas metano ed acqua.
- Stella vecchie, già uscite dalla sequenza principale, che brucia idrogeno solo negli strati più esterni. A causa dell'innescarsi del bruciamento dell'elio la stella aumenta fino a 1000 volte il suo raggio.
- Il periodo di rotazione di un corpo celeste rispetto alle stelle lontane; per la Terra è chiamato anche Periodo di rotazione medio.
- Il periodo di rotazione di un pianeta rispetto al Sole; dovendo il corpo tornare nella stessa posizione ed avendo nel frattempo percorso un pò della sua orbita, il pianeta dovrà percorrere un angolo leggermente superiore ai 360o. Di conseguenza in un anno solare c'è esattamente un giorno siderale in più, rispetto ai giorni solari.
Il Giorno solare medio è la lunghezza dei giorni solari mediata su un'intero anno.
- Sono dei giganteschi e densi agglomerati di gas (soprattutto H2 ) e polveri (1% della massa totale) che daranno origine a nuove stelle; tipicamente hanno una dimensione di qualche anno luce, con una massa compresa tra 10 e 50 volte quella del Sole.
Prendono il nome da Bart J. Bok, astronomo olandese che per primo ne ipotizzò l'esistenza.
GRABEN
- Valle o profonda scarpata prodotte dallo sprofondamento del suolo di un pianeta, o di un satellite naturale; dove ci sono fenomeni tettonici avviene fra due faglie parallele.
GULLY
- Canalone presente sulle pareti di alcuni crateri di Marte probabilmente creato dall'erosione dell'acqua fuoriuscita dal sottosuolo, o dalla fusione di ghiaccio vicino alla superficie.
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INCLINAZIONE
- Angolo fra il piano orbitale di un oggetto e un piano di riferimento.
- È responsabile di tutti i processi di decadimento in cui un leptone si trasforma in particelle più leggere e di sapore diverso; ad esmpio nel decadimento β un neutrone si trasforma in un protone, o viceversa, con l'emissione di elettroni (radiazione beta) e neutrini. Si chiama così perchè ha degli effetti solo su distanze piccolissime.
IONOSFERA
- Strato dell'alta atmosfera in cui quasi tutti gli atomi sono ionizzati
- Condizione di equilibrio in cui un oggetto è soggetto ad ugual pressione da tutte le direzioni. In geofisica si ha quando la forza di gravità è bilanciata dalla spinta idrostatica dovuta al materiale circostante.
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KREEP
- Materiale basaltico lunare ricco di elementi radioattivi, di potassio (K), terre rare (REE) e fosforo (P).
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- Si tratta di una regione pianeggiante di un corpo celeste, attraversato da valli, valles, e canyons intersecantesi e orientate disordinatamente.
- Intervalli di semiassi maggiori nella fascia principale degli asteroidi in cui ci sono pochi corpi, perché i loro periodi periodi orbitali sono frazioni semplici del periodo di Giove.
- Legame di carattere elettrostaticoin cui un atomo di H fa da ponte tra il gruppo ossidrile OH- e la parte elettronegativa di un'altra molecola.
Così si spiega la densità inferiore del ghiaccio rispetto all'acqua liquida: le sue molecole sono costrette a distanziarsi formando una "trama ordinata" di legami ad idrogeno.
- Relazione empirica, scoperta da D.Titius e J.Bode nel XVIII secolo, che fornisce la distanza D dei pianeti dal Sole: D=0.4+0.3*2(N-1)
con N=-∞,0,1,2...; N=-∞ corrisponde a Mercurio, 0 a Venere.
Tale legge non vale per Nettuno.
LEPTONE
- Particella fondamentale con massa; ne esistono 6 tipi, di cui 3 con carica elettronica negativa: elettrone, muone e tauone, che si differenziano solo per la massa, e 3 con carica neutra: neutrino elettronico, neutrino muonico e neutrino tauonico. Ad ognuno di loro è associata un'antiparticella.
LIBRAZIONE
- Piccola oscillazione mostrata dal disco di un satellite, che ruota attorno al suo pianeta su un'orbita eccentrica, mostrandogli sempre la stessa faccia.
LIMITE DI ROCHE
- Distanza minima a cui un satellite può avvicinarsi al suo pianeta senza che venga frantumato dalle forze mareali; il suo valore è
dove Rp=raggio del pianeta, ρp=densità del pianeta, ρs=densità del satellite.
LINEA
- Termine latino che indica delle formazioni geologiche di forma allungata, non necessariamente rettilinee, più scure o più chiare del terreno circostante, presenti sulla superficie di corpi celesti.
LINEA degli ABSIDI
- Retta congiungente i punti estrem dell'asse maggiore di un'orbita ellittica.
LITOSFERA
- Strato superiore di un corpo planetario comprendente la crosta e il mantello superiore.
LOBO DI ROCHE
- In un sistema di stelle binarie è la regione di spazio attorno ad una stella in cui il materiale orbitante è gravitazionalmente legato alla stella; esterno al lobo può invece cadere sull'altra stella.
LUCE ZODIACALE
- Debole bagliore del cielo notturno causato dalla diffusione dei raggi solari da parte di polvere interplanetaria vicina al piano dell'eclittica.
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MASCON
- Concentrazione di massa sotto la superficie di corpi rocciosi che provocano anomalie gravitazionali.
MACULA
- Parola latina usata per indicare formazioni geologiche extraterrestri più scure della zona che le circonda, se risulta impossibile determinarne la natura fisica. Possono essere di forma irregolare.
MAGNITUDINE
- È una grandezza che indica la quantità di luce che ci arriva da un corpo celeste in scala logaritmica: due stelle se differiscono di 1 magnitudine implica che una delle due è 100 volte più luminosa, inoltre più è elevato il numero più è debole l'oggetto; quindi misura la debolezza di un corpo celeste.
La magnitudine apparente indica la luminosità delle stelle viste dalla superficie terrestre, quindi non tiene conto della loro distanza dalla Terra; la magnitudine assoluta invece misura la luminosità dei corpi celesti se fossero tutti a 10 parsec dalla Terra.
- È la massa critica al di sopra della quale una nube di gas collassa sotto l'azione della sua forza di gravità. In forma sintetica è da:
MJ=18*MSoleT1.5n-0.5, ove T è la temperatura assoluta ed n il numero di particelle per cm3.
MECCANISMO di KELVIN-HELMHOLTZ
- Processo presente nelle stelle e nei pianeti che porta al collasso degli stessi a causa della forza di gravità; questo comporta un riscaldamento del nucleo del corpo in questione.
MENSA
- Termine latino usata per descrivere una struttura geologica extraterrestre pianeggiante sopraelevata, simile ad un altopiano, ma i cui bordi laterali sono particolarmente ripidi.
MONS
- Termine latino che indica dei rilievi presenti su un pianeta; si può trattare di monti isolati, di rilievi che circondano un cratere d'impatto o delle creste del cratere.
MORENA
- Accumulo di detriti rocciosi trasportati da un ghiacciaio nel suo scorrimento verso valle.
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- Stadio finale dell'evoluzione di una stella con massa compresa tra 0.075 e 8 masse solari. Il suo raggio è confrontabile con quello della Terra e la sua massa non può superare 1.44 masse solari (massa critica di Chandrasekhar).
- Oggetto intermedio tra le stelle ed i pianeti, di massa 0.013<M<0.075 masse solari; a causa della sua massa non raggiunge nel nucleo, in fase di contrazione, la temperatura necessaria ad innescare i processi nucleari per convertire l'H in He.
- Stella di sequenza principale, di massa intermedia, tra 0.8 e 1.4 masse solari, e temperature sufficienti ad innescare nel nucleo la fusione dell'H. La temperatura superficiale è compresa tra 5300 K e 6000 K. Si tratta di stelle con una vita media piuttosto lunga, circa 10 miliardi di anni; quando l'idrogeno si è completamente fuso si trasforma prima in una gigante rossa, e poi in una nana bianca.
- Si suppone sia l'ultimo stadio di vita di una stella di massa simile a quella del Sole; si otterrebbe quando una nana bianca, disperdendo tutta la sua energia nello spazio per decine di miliardi di anni, si è completamente raffreddata lasciando un "pezzo di roccia" invisibile che vaga nello spazio. Avendo l'Universo circa 13.7 miliardi di anni si pensa che non si sia ancora formata nessuna nana nera.
- Piccola stella di sequenza principale, relativamente fredda, 2500 K e 3500 K, e poco luminosa; la sua massa va da 0.4 a 0.075 la massa del Sole, quindi sufficiente ad innescare la fusione dell'H, ma non la successiva fusione dell'He. Infatti finito l'idrogeno, si limita a contrarsi e a raffreddarsi. Le stelle di questo tipo sono il 67.5% delle stelle della Via Lattea.
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- Sono piccole strutture nebulari formate dalla collisione di getti di gas, espulsi da stelle giovanissime, con le nubi e le polveri circostanti.
ONDA di ALFVÉN
- È un'onda a bassa frequenza causata dalla perturbazione ondulatoria di un plasma, che si sposta a causa dell'oscillazione degli ioni all'interno del campo magnetico. Gli ioni e la perturbazione si muovono nella stessa direzione e sono trasversali alla direzione di propagazione delle onde, che è la stessa del campo magnetico rispetto al quale possono presentare angoli diversi; quando la direzione di propagazione dell'onda risulta perpendicolare a quella del campo magnetico le onde si trasformano in onde magnetosoniche.
ONDA P
- Disturbo sismico le cui oscillazioni avvengono nella direzione di propagazione.
ONDA S
- Disturbo sismico le cui oscillazioni sono perpendicolari alla direzione di propagazione.
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PALINSESTO
- Traccia di un cratere "fantasma", cioè un antico cratere che la successiva attività vulcanica ha quasi cancellato; è identificabile solo grazie a variazioni dell'albedo. I palinsesti sono presenti nei satelliti naturali ghiacciati di Giove.
PALUDES
- Termine latino, che significa "paludi"; viene usato nei corpi celesti per indicare strutture geologiche simili ai mari lunari, ma meno estesi. Si tratta quindi di pianure basaltiche create dall'eruzioni di materiale incandescente, verificatesi a seguito dell'impatto di asteroidi particolarmente massicci.
PANSPERMIA
- Teoria scientifica che trae origine dalle idee di Anassagora e che suggerisce che i semi della vita siano stati sparsi in tutto l'Universo e germinano dove trovano un ambiente favorevole, come sulla Terra.
PARAMETRO di TISSERAND
- Parametro dinamico usato nel problema a tre corpi della meccanica celeste, che mette in relazione gli elementi orbitali post-incontro con quelli pre-incontro di un pianeta ed di un corpo interplanetario. Per le comete ed gli asteroidi si usa in genere il parametro di Tisserand legato a Giove (TJ), essendo questo il pianeta più pesante del Sistema Solare: le comete a corto periodo hanno TJ<3, i comuni asteroidi hanno TJ>3; asteroidi con TJ<3 potrebbero essere comete dormienti o inattive ma pronte ad "accendersi".
PARSEC
- È la distanza da cui il semiasse maggiore dell'orbita terrestre sottende un angolo, o parallasse, di 1 secondo d'arco ed equivale a 3,26 anni luce: PARallasse per SECondo d'arco.
PATERA
- Parola latina usata per indicare formazioni geologiche extraterrestri simili a crateri irregolari e con bordi smerlati.
PERIASTRO
- Punto di minima distanza da un corpo celeste di un satellite che orbita attorno al corpo.
PERIELIO
- Punto di minima distanza dal Sole di un corpo che orbita attorno al Sole stesso; nel caso si tratti di un satellite che ruota attorno ad un pianeta si chiama perigeo.
PERIODO SINODICO
- Periodo PS richiesto ad un corpo C del Sistema Solare per tornare nella stessa posizione relativamente ad un altro corpo (ad esempio la Terra T) dopo un'orbita: PS-1=|PC-1-PT-1|.
PERMAFROST
- Terreno contenente acqua perennemente gelata.
PLANITIA
- Parola latina che indica nei corpi celesti dei bassopiani, o comunque delle regioni prive di rilievi; molte di queste regioni sono grandi bacini d'impatto.
PLANUM
- Parola latina che indica gli altopiani, o in ogni caso delle pianure rialzate rispettto al terreno circostante, presenti nei corpi celesti.
PLUTINI
- Oggetti della zona esterna del Sistema Solare che sono in risonanza orbitale 2:3 con Nettuno; il capostipite è Plutone (vedi approfondimento).
PLUTONI
- Ammasso di rocce ignee intrusive di dimensioni e forma estremamente variabili derivanti dal consolidamento di un magma; si formano nelle profondità della crosta di un pianeta.
PROBLEMA DEI TRE CORPI
- Problema classico della meccanica che studia il moto di tre punti materiali posti in un sistema isolato e soggetti solo alla mutua attrazione gravitazionale. Normalmente questo problema non ha soluzione esatta, ma può ammetterla (Lagrange, 1772) se si suppone che una delle tre masse sia molto minore rispetto alle altre due ed i tre corpi si trovino ai vertici di un triangolo equilatero o siano allineati a distanze particolari.
PROCARIOTI
- Organismi unicellulari senza membrana nucleare; hanno le dimensioni di pochi micron e il DNA si trova libero all'interno della cellula. I batteri sono dei procarioti.
PROTOSTELLA
- È la fase della vita di una stella che segue la prima contrazione di una nube di idrogeno, elio e polveri e precede la fase di sequenza principale; la durata di questa fase è inversamente proporzionale alla massa di gas coinvolta, per stelle di massa simile al Sole la fase di protostella dura mediamente 10 milioni di anni.
PUNTO TRIPLO
- In un grafico Temperatura-Pressione è il punto in cui una sostanza si presenta sia in forma solida, che liquida, che gassosa. Il valore varia da sostanza a sostanza; il punto triplo dell'acqua è utilizzato per la definizione della scala Kelvin ed è a T=0.01oC e P=6.04x10-3 atm (273.16 K, 6 millibar=6x102 Pa).
PUNTI LAGRANGIANI
- Soluzione analitica trovata da Lagrange nel 1772 del problema dei tre corpi; identifica cinque punti di equilibrio, detti punti lagrangiani, o punti di librazione; se si considera il sistema Sole-Giove L1, L2 ed L3 sono sulla congiungente Giove-Sole, L4 ed L5 nei vertici di due triangoli equilateri complanari e sono punti stabili. (vedi approfondimento).
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- Raggio della sfera d'influenza gravitazionale di un pianeta, o satellite, del Sistema Solare, è ricavabile dalla formula:
dove Mp=massa del pianeta/satellite, Ms=massa del Sole, a=semiasse maggiore dell'orbita del pianeta.
- Parola latina che indica una vasta area di un corpo celeste che si contraddistingue dalle zone circostanti per maggiore/minore riflettività o per il colore.
- Termine latino che indica una scarpata relativamente rettilinea di un corpo celeste.
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SATELLITE PASTORE
- Satellite che sostiene la struttura di un anello planetario per mezzo della sua influenza gravitazionale.
SATELLITE REGOLARE
- Satellite che ruota attorno al pianeta in senso diretto (=antiorario) su un'orbita di bassa eccentricità ed inclinazione sul piano equatoriale del pianeta.
- È la diffusione di un'onda luminosa causata da particelle di dimensioni inferiori alla lunghezza d'onda dell'onda stessa e avviene quando la luce attraversa un mezzo trasparente, sia gassoso che solido, che liquido , anche se generalmente questo fenomeno si osserva nei gas. Questo scattering è il fenomeno a causa del quale noi vediamo il cielo di colore azzurro.
- Si tratta della fase più lunga (circa 80%) della vita delle stelle di massa superiore a 0.075 masse solari; in questa fase trasformano l'idrogeno del nucleo in elio.
- Un solido di rotazione ottenibile ruotando un'ellisse attorno all'asse minore.
SIMMETRIA CP
- È il prodotto di due simmetrie: C per la coniugazione di carica, che trasforma una particella nella sua antiparticella e P per la parità, che trasforma un sistema fisico nella sua immagine speculare. L'interazione forte e quella elettromagnetica conservano separatamente le simmetrie C e P, quindi anche il loro prodotto CP. Nel 1964 Cronin e Fitch trovarono sperimentalmente che la simmetria CP è leggermente violata nel decadimento debole dei mesoni K neutri.
SIMMETRIA CPT
- Nel 1954 Lueders e Pauli dimostrarono che una teoria fisica che soddisfa l'invarianza relativistica deve possedere la simmetria CPT, che è il prodotto di C (inversione di carica), P (trasformazione speculare di un sistema fisico) e T (inversione del tempo). L'attuale modello standard delle particelle elementari soddisfa questa ipotesi. La simmetria CPT comporta che un'immagine speculare del nostro universo, con tutta la materia sostituita da antimateria (e viceversa) e tempo che scorre all'indietro, evolverebbe esattamente come il nostro universo.
SISTEMA SOLARE
- Sistema di oggetti celesti di varia natura mantenuti in orbita attorno alla stella Sole dalla forza di gravità. Oltre che dal Sole è costituito da otto pianeti (Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno), le loro lune (al momento 165), da tre pianeti nani (Cerere, Plutone, Eris) e le loro lune (al momento 4), da qualche centinaia di migliaia di asteroidi e un numero imprecisato ma enorme di comete e corpi minori.
STRATIGRAFIA
- Sequenza di strati di roccia che fornisce informazioni sulla storia geologica di una sezione.
SUBDUZIONE
- Processo che avviene quando due placche della crosta si incontrano e quella di maggiore densità si immerge sotto l'altra placca.
- Il miscuglio di rocce risultante dalla condensazione del materiale fuso e parzialmente vaporizzato lanciato nell'atmosfera al momento dell'urto di un meteorite con la superficie di un altro corpo.
- Parola latina che indica creste o solchi paralleli presenti sulla superficie dei corpi celesti e che ricordano delle pieghe nel terreno.
- È una stella che alla fine della sua vita esplode liberando un’energia enorme e producendo elementi più pesanti del ferro. Esistono due tipi di Supernovae, le Supernovae di tipo Ia, si originano da sistemi binari con una nana bianca che supera la massa limite di Chandrasekhar di 1.44 MSole, in esse l’esplosione disintegra completamente il sistema e rimane solo materia interstellare; nello spettro appaiono le righe del silicio. Le Supernovae di tipo II derivano da stelle di grande massa, più di 8 volte la massa del Sole, durante l'esplosione vengono espulsi gli strati esterni della stella, mentre il nucleo formerà un oggetto collassato (stella di neutroni o buco nero).
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- Sono stelle che sono circondate da un mezzo tenue di gas e polveri in moto turbolento, e che presentano due getti opposti uscenti dalle regioni polari, causati dalla caduta di materia su una protostella in rapida rotazione e con intensa convezione interna.
- Parola latina che usata per indicare vaste regioni o continenti presenti sulla superficie dei corpi celesti.
- Si tratta di un ipotetico processo artificiale che intervenendo sull'atmosfera di un corpo celeste, o creandne una nuova, la renderebbe simile alla terrestre, permettendo così l'abitabilità umana e la creazione e il sostentamento di un ecosistema stabile. Attualmente non ci sono nè le conoscenze tecniche, nè le disponibilità economiche per tentare un esperimento di questo tipo.
- Teoria geologica secondo la quale la superficie di un corpo è costituita da uno strato esterno rigido suddiviso in molteplici placche, che galleggiano su uno strato più fluido. Se due placche si allontanano si forma una spaccatura; se si avvicinano si formano delle catene montuose; se si scontrano si possono avere subduzione e fenomeni vulcanici; se scivolano l'una a fianco dell'altra in direzioni opposte, l'energia dovuta all'attrito viene liberata attraverso terremoti.
- Termine latino che indica monticelli o piccoli rilievi, 50-150 km di diametro e 1-2 km di altezza, eventualmente di origine vulcanica, presenti su corpi celesti.
- Oggetti della zona esterna del Sistema Solare che presentano un'orbita eccentrica.
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- Unità di misura che vale 149.597.870 km e corrisponde alla distanza di un corpo di massa nulla che ruota attorno al Sole in un anno siderale, poco meno della distanza media Terra-Sole.
- Strutture geologiche di forma ondulata presenti sulla superficie di alcuni pianeti; possono essere dei campi di dune.
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- Strutture geologiche di pianeti che ricordano le valli terrestri; possono essere canyons giganteschi, come strutture di piccole dimensioni.
- Vulcano di grandi dimensioni le cui pareti mostrano una pendenza moderata; si forma a seguito di ripetute eruzioni non esplosive di basalti molto fluidi, che scorrono agevolmente sul terreno circostante.
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Per visionare un glossario scientifico particolarmente dettagliato si consiglia di collegarsi a questo indirizzo dell' Agenzia Spaziale Europea: sci2.esa.int/glossary
© Loretta Solmi, 2011
Adapted For The Hell Dragon Web Site