Choose your language : UK  flag English it  flag Italiano
GB flag

A Short Story of Karate in Italy


Karate went to Italy in the sixties, when people which had seen karate in Japan or in France began to practise. In Paris there was already a karate organization and the karate school of Henry Plee, Plee invited many Japanese karate Masters to teach in France, as Oshima, Nambu and Tetsuji Murakami, who come often to Italy.

The first italian karate school was founded in Florence by Vladimiro Malatesti, in 1955, and some people from Florence began to practice with Master Plee and Master Murakami. The florence group grew and some year after there was about ten schools, organized in a federation named Fik.

Other groups begin to organize themselves in other towns; Augusto Basile, which learned karate from Malatesti in Florence and Mochizuki in France founded the Kiai federation in Rome, which in 1965 joined the Fik federation in an unique organization managed by Augusto Ceracchini; Ceracchini was a manager of CONI ( Italian Olympic Commetee).
Fassi, which learned from Plee began to teach in Milan; Parisi and Ottaggio in Genoa; Shoji Sugiyama and then Masaro Miura began to teach in Turin; Guaraldi, Baleotti, Perlati and Balzarro in Bologna.


In 1965 the JKA ( Japan Karate Association) sent in Europe four great Karate Masters: Taiji Kase, Keinosuke Enoeda, Hirokazu Kanazawa and Hiroshi Shirai. Kase went to France, Enoeada to England and Shirai was invited by Fassi in Milan. These Masters mantained always a strong link between them, JKA and the others JKA masters in the world, as Hidetaka Nishijama in USA.
Italian karate grew up; the wide diffusion and the good technical level of karate in Italy is due to Hiroshi Shirai.
Some Shirai students founded in 1966 the Aik federation, which gathered the groups of Milan, Bologna and Genoa. The Genoa group, after some time, went to the Fik federation. In 1970 Shirai and his pupils founded Fesika, which soon became a big federation, with about hundred clubs and 10000 associated people; Shirai students where always among the firsts in international championships.

In 1972, in Paris, at the world championships of the WUKO federation (the world karate organization headed by Sasakawa), Italy was second in Kumite, after France. Italy was represented by a Fik team, consisting of Shirai pupils, Japan was represented by a very strong JKA team and was defeated by England (maybe due to bad referees). After this fact the contrast between the JKA karate masters and the WUKO management produced a major division in the Karate World. JKA came out of WUKO and set up its own international organizations: IAKF as a world federation and EAKF in europe. In Italy too Karate was divided for many years between Fik and Fesika, linked to JKA.

In 1979 these two big federations joined into the Fikda federation. This federation was associated to Filpj, a CONI federation. Karate had a lot of clubs and associated, the majority of Filpj , but no voice in management. This and other facts lead to many contrasts in the federation; the Shirai group left the federation in 1989, with about 400 clubs, and founded the Fikta federation.

In 1995 the Filpj organization was changed, giving more weight to karate; Filpj was organized into 4 sectors, and renamed into Filpjk ( italian federation for wrestling, weight-lifting, judo and karate). In the year 2000 the weight-lifting sector leaves the federation, which changes its name, becoming FIJLKAM : Italian Federation for judo, wrestling, karate and martial arts.


Karate Now


Karate is practiced by a lot of people in Italy. Maybe about 1000 clubs with more than 50000 associated, but people knowing pwd karate is much more; it is easy to find someone who attended a karate school for an year or two. There are karate clubs in each town.

Karate is organized in the Fijlkam federation, a federation of CONI.

There are also other groups, outside Filpjk, as Fikta of Master Shirai, affiliated to the federation of Master Nishiyama, and SKI of Master Miura, into the organization founded by Master Kanazawa.




IT flag


Breve Storia del Karate Italiano


Il karate arrivo' in Italia negli anni sessanta, quando alcuni, che avevano visto il karate in Giappone od in Francia iniziarono la pratica. A Parigi c'era gia' un'organizzazione di karate e la scuola di Henry Plee, Plee invito' molti maestri giapponesi ad insegnare il francia come Oshima, Nambu e Tetsuji Murakami, che veniva spesso anche in Italia.

La prima palestra di karate fu aperta in Italia da Vladimiro Malatesti, a Firenze, nel 1955, Malatesti ed i suoi allievi avevano contatti con Plee e Murakami; il gruppo crebbe ed in pochi anni contava una decina di palestre, organizzate in una federazione di nome FIK.

Altri gruppi iniziarono ad organizzarsi in altre citta': Basile, che aveva imparato da Malatesti a Firenze e Mochizuki in francia, fondo' la federazione Kiai a Roma, che nel 1965 si uni' alla Fik in un'unica organizzazione diretta da Ceracchini, un abile manager sportivo.
Fassi che aveva imparato da Plee, inizio' ad insegnare a Milano, Parisi ed Ottagio iniziarono ad insegnare a Genova; Shoji Sugiyama e poi Masaro Miura a Torino; Guaraldi, Baleotti, Perlati e Balzarro a Bologna.


Nel 1965 la JKA ( Japan Karate Assiciation) mando' in Europa 4 grandi Maestri: Taiji Kase, Keinosuke Enoeda, Hirokazu Kanazawa ed Hiroshi Shirai. Kase si stabili' poi in Francia, Enoeada in Inghilterra e Shirai fu invitato da Fassi a restare a Milano. Il karate italiano crebbe; la vasta diffusione ed il buon livello del karate italiano sono dovuti ad Hiroshi Shirai.
Gli studenti di Shirai fondarono nel 1966 l'Aik, che univa i gruppi di Milano, Genova e Bologna. Questa federazione opero' fino al 1970 quando gli allievi di Shirai fondarono la Fesika, che presto divenne una grande federazione, con un centinaio di palestre ed un migliaio di affiliati; gli allievi di Shirai erano sempre ai primi posti nelle competizioni internazionali.

Nel 1972, ai campionati mondiali WUKO di parigi l'Italia arrivo' seconda a squadre, dopo la Francia. L'Italia era rappresentata da una squadra della Fik, costituita da ex allievi di Shirai, il Giappone era rappresentato da una squadra della JKA, molto forte, che fu battuta dall'Inghilterra (probabilmente per cattivo arbitraggio). Questo episodio esacerbo' il contrasto fra la direzione della WUKO ed i maestri della JKA, il karate mondiale si divise, la JKA usci' dalla WUKO e creo' le sue organizzazioni internazionali, la IAKF come federazione mondiale e la EAKF in europa. Anche in Italia il karate fu diviso per parecchi anni fra la Fik e la Fesika, collegata alla JKA.

Nel 1979 queste due grosse federazioni si unirono nella Fikda, questa federazione era associata alla Filpj, federazione del CONI. Il karate aveva un sacco di societa' ed affiliati, costituiva la maggioranza della Filpj, ma non aveva voce nella direzione della Filpj. Questo ed altri fatti portarono a contrasti nella federazione, nel 1989 il gruppo di Shirai lascio' la federazione, con circa 400 societa', fondando la Fikta.

Nel 1995 la Filpj si e' riorganizzata, dando piu' peso al karate, e si e' strutturata in 4 settori, cambiando il nome in Filpjk, federazione italiana lotta, pesi, judo e karate. Nel 2000 il settore pesi esce dalla federazione per divenire federazione autonoma, sempre nell'ambito del CONI. La Filpjk cambia nome e diviene FIJLKAM : Federazione Italiana Judo,Lotta, Karate, Arti Marziali.


Il Karate Oggi


In Italia il karate e' praticato da molte persone, ci sono probabilmente 1000 palestre e piu' di 50000 praticanti, ma la gente che ha avuto contatti col mondo del karate e' molta di piu', e' facile incontrare qualcuno che ha fatto karate per qualche anno e poi ha smesso. Ci sono palestre di karate in ogni citta'.

Il Karate e' organizzato dalla Fijlkam, federazione del CONI.

Ci sono anche gruppi fuori della federazione, come la Fikta del Maestro Shirai, collegata alla federazione di Nishiyama, e la Ski del Maestro Miura, collegata all'organizzazione di Kanazawa.