Il case e' la scatola, in genere metallica, che contiene le parti del computer. Le sue funzioni sono di protezione ed isolamento elettrico delle parti, inoltre fornisce il supporto meccanico la montaggio delle varie componenti ed in particolare della scheda madre. Abbiamo diverse tipologie per i case. Il desktop ha forma rettangolare ed e' adatto a stare sulla scrivania, a volte sotto il video. I vari tipi di "tower" : mini, midi, big tower, sono piu' grandi e fatti per stare sul pavimento. Case come la Apple utilizzano case dalle forme particolari, ed eleganti, per trasformare il PC in un oggetto d'arredamento, od integrano tutte le componenti nel box del video. Un discorso a parte va fatto per o grossi server o i piccoli server che vengono montati su rack, questi hanno formati appositamente studiati per l'efficienza e la dissipazione del calore. I formati del case dei PC sono standardizzati, si parla di "form factor" dei case, ed i formati del case corrispondono a quelli delle schede madri e degli alimentatori. Il formato specifica la posizione dei connettori della scheda madre e dei relativi fori nel case, come viene connesso l'alimentatore, dove si trova il pulsante di accensione etc. etc. In modo che i prodotti di diversi fabbricanti di alimentatori, schede madri e case possano essere compatibili. |
I primi "form factor" sono stati il PC e l'XT, nel 1984 l'IBM ha introdotto il formato AT, e poi il "baby AT", un formato piu' piccolo. L'AT prevede la tipologia "tower". Il formato AT si e' diffuso assieme ai PC IBM-compatibili ed e' diventato uno standard per schede madri, case ed alimentatori. Nel 1995 l'Intel introduce il formato ATX, con le varianti mini-ATX e micro-ATX. Questo formato e' in uso fino al 2004, quando l'Intel propone il formato BTX (Balanced Technology Extended form factor) che dovrebbe permettere una miglior disposizione delle componenti nel case ed un miglior posizionamento delle ventole per il raffreddamento, piu' grandi e di minor velocita' e rumorosita'. Solo nel 2005 si iniziano a vedere i primi case e schede madri BTX, ma sembra che questo formato non abbia successso. Nell'immagine a lato una Abit KT7, scheda madre ATX dell'ASUS, si noti come i connettori per mouse tastiera e porte di I/O siano integrati sulla scheda madre.Sotto confronto fra la posizione delle componenti in una scheda madre ATX ed in una BTX, si noti la posizione a 45 gradi dello slot per il processore, nel formato BTX un grande dissipatore raffredda processore cipset e le memorie (figura a destra). |
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L'alimentatore ha la funzione di fornire le tensioni necessarie a alle componenti del computer.
L'alimentatore e' collegato alla corrente alternata di rete ( 220 V a 60 Hz in Italia)
e fornisce tensioni continue a 12 , 5 , 3.3 ,-12, -5 volt .
La tensione a 12 volt serve ai motori dei dischi, quelle a 5 e 3.3 all'elettronica ( quella a 3.3 non c'e' nei vecchi alimentatori ed e' entrata in uso con i Pentium, che vanno a 3.3 Volt). C'e' un segnale a 5 volt che va alla scheda madre e serve alla scheda madre stessa per pilotare l'alimentatore: la scheda madre e' sempre sotto tensione e si puo' configurare il PC in modo che un tasto sulla tastiera o un segnale dalla scheda di rete possano essere utilizzati per accendere l'alimentatore e far partire il PC. Occorre quindi ricordare che per spegnere completamente il PC occorre utilizzare il tasto dietro l'alimentatore o proprio staccare la spina. |
Per quanto riguarda la potenza massima fornita dall'alimentatore occorre considerare
che la CPU da sola puo' arrivare anche a 100 Watt e che le moderne schede video consumano molto.
I piccoli alimentatori da 200-250 Watt che si
usavano fino a pochi anni fa sono ormai sottodimensionati, se il computer ha CPU e scheda video di buone prestazioni
occorre un alimentatore da 300 Watt, o anche di piu' se si hanno piu' dischi sul PC.
La dissipazione del calore e' uno dei principali problemi del PC, viene risolto utilizzando
montando sugli integrati che sviluppano piu' calore dissipatori passivi, in alluminio o rame, e
su questi ventole,
spesso rumorose. Occorre che il flusso d'aria nel case sia regolare, per permettere il raffreddamento;
purtroppo i case hanno dentro poco spazio e i cavi, specie quelli IDE, larghi e piatti, ostacolano
il passaggio dell'aria.
Abbiamo una grande ventola sulla CPU, a volte una ventola sulla scheda madre, che raffredda il cip: northbridge.
Le schede video ad alte prestazioni hanno anche una ventola;
la ventola dell'alimentatore raffredda l'alimentatore ed estrae dal case
l'aria calda. A volte conviene inserire ventole ausiliarie per estrarre l'aria calda dal case.
Alcune ventole sono "tachimetriche", hanno cioe' oltre ai cavi di alimentazione un filo che da un segnale ad
ogni giro della ventola e permette al PC di monitorarne la velocita'. Si stanno anche diffondendo sistemi
di controllo delle ventole, che permettono di variarne la velocita' a seconda delle esigenze e della
temperatura.
In alcuni casi si arriva a montare sistemi di raffreddamento particolari, con circuiti di raffreddamento e piccoli radiatori, ma si tratta di sistemi complicati e costosi, utilizzati da appassionati per alcune configurazioni estreme.