Telefoni mobili su auto sono esistiti fin dal 1940, ma solo nel 1973 la Motorola inizio' a costruire telefoni portatili, erano oggetti pesanti (circa un chilo) e costosi. Reti commerciali per i telefoni portatili iniziarono ad apparire negli anni 80, in Giappone, America, Australia.
Negli anni 90, con la tecnologia 2G, si inizio' ad avere telefoni cellulari con trasmissione digitale, di peso relativamente contenuto e batterie con un certa autonomia; il mercato inizio' a crescere ed il cellulare divenne un po' una moda. I cellulari di allora avevano non avevano molti servizi, al piu' una calcolatrice e qualche gioco, e solo dal 1994-95 iniziarono a diffondersi gli SMS.
Solo attorno al 2002 si nizio' ad avere cellulari che accedevano al web, con il protocollo WAP, ma siccome la grafica era molto limitata si trattava di un web minimale, fatto apposta per cellulari, che ebbe poca fortuna, anche perche' era un servizio caro, e scomparve dopo qualche anno. La Blackberry produceva cellulari con una tastiera, associati a servizi a pagamento per il business, come le mail, ed ebbero un certo successo.
Il vero cambiamento avvenne verso il 2005, con la tecnologia 3G, che permetteva velocita' di connessione di diversi Mbit/sec e quindi anche trasmissione di filmati. I cellulari iniziarono a poter essere usati per vere connessioni alla rete, ma si trattava ancora per lo piu' di mail o musica. A fine 2007 c'erano circa 300 milioni di utenti di cellulari nel mondo.
Le tecnologie 4G, che iniziano a diffondersi attorno al 2008, permettono connessioni di decine di Mbit./sec, concorrenziali anche rispetto all'ADSL; con queste i cellulari divennero veri e propri terminali per Internet.
Nel 2007 Steve Jobs presento' l'IPhone, un prodotto che cambio' il concetto stesso di cellulare: il cellulare diventava un modo, multimediale, di accedere alla rete.
L'IPhone e' tutto strutturato attorno
ad un'interfaccia touch-screen elegante e di uso semplice,
con un browser web, in grado
di mostrare filmati, con buoni accessori incorporati,
una fotocamera, ed inoltre molti applicativi.
Accettava anche a quelli di terze parti,
distribuiti dalla Apple tramite un negozio on-line: l'"Apple Store".
Anche le altre case seguirono la linea dettata dalla Apple
e tutto il mercato dei cellulari cambio'. In pochi anni i cellulari
divennero il modo preferito di accedere alla rete ed anche le
tecnologie web cambiarono.
Google entro' nel mercato dei cellulari attorno al 2008, con il sistema operativo Android, un derivato di Linux. Google abbino' ad Android il suo browser web e tutti i suoi applicativi di rete, con: motori di ricerca, mappe, filmati, mail etc. Anche Google ammette applicativi di terze parti, distribuiti dal suo negozio on-line, che nel 2013 offre oltre un milione di applicativi, e poi musica, film, libri, gadgets.
Android e' distribuito gratuitamente, ed i fabbriocanti di cellulari lo adattano ai loro modelli, aggiungendoci drivers e gadget proprietari; senza dover sostenere i costi di sviluppo ed aggiornamento di un completo sistema operativo. Nel 2009 i diversi produttori di cellulari avevano ognuno il suo sistema operativo, ma pian piano molti passarono ad Android. Attorno al 2010 restano in pratica tre sistemi operativi per i cellulari a dividersi il mercato: IOS della Apple, Windows Phone ed Android che e' il piu' diffuso. Per quanto riguarda l'hardware dei cellulari, sono leader del mercato la Apple e Samsung.
Coi cellulari cambia l'uso della rete: si e' sempre collegati. I cellulari sono veri e propri computer, ma sistemi chiusi, nel senso che non permettono di agire sul sistema operativo per personalizzarli, ma vincolano l'utente ai servizi del produttore, che nel 2016 sono: Apple o Google. Questi servizi sono semplici, comodi ed utili, ma finiscono per spingere l'utente ad un uso continuo del cellulare: per cercare informazioni, per tenersi in contatto con amici o clienti, per scambiare foto e video. La diffusione dei cellulari va di pari passo con lo sviluppo delle reti sociali, per le quali sono strumenti ottimali.
Le reti sociali nascono come modi di aggregare utenti di Internet, in modo che utilizzino di preferenza un ben preciso sito web, in genere con finalita' commerciali. Forniscono quindi servizi, o sono focalizzati su argomenti specifici, in modo che gli utenti possano trovare altri con cui condividere opinioni, idee od impostare attivita' comuni.
Ne furono sviluppate diverse attorno al 2005; molte ebbero un successo momentaneo, ma non riuscirono a sostenersi economicamente ed ebbero vita effimera: Friendster.com, del 2003, che aveva milioni di utenti, ma chiuse nel 2015; Myspace, che offriva spazi per blog e foto, poi diventata un portale; Geocities, che offriva spazi web gratuiti, fu comperata da Yahoo e chiuse nel 2009.
Altre reti sociali ebbero successo, e, con l'aumento
degli utenti di Internet, verso il 2010,
sono diventate un modo standard
di comunicare. Con l'avvento dei cellulari,
e gli utenti sempre in linea, sono veramente un nuovo modo
di vivere la rete.
Nel 2015 sono padroni del campo:
Facebok e
Twitter. Abbiamo poi
Linkedin,
utilizzato da professionisti e ditte, per curriculum
e ricerca di personale.
Whatsapp
e' un sistema di messagistica istantanea,
quasi gratuito, disponible sui cellulari.
Caratteristica comune di questi servizi e' di
essere gratuiti (o quasi), di essere di uso immediato e
di esere accessibili da cellulare e PC, ma soprattutto da
cellulare.
Twitter ospita messaggi corti (144 caratteri) e recentemente, anche foto. E' essenzialmente un sistema per diffondere avvisi od annunci. Un utente decide chi seguire e vede apparire, nella sua pagina, in tempo reale, i messaggi delle persone che segue. E' usato ormai anche da organi ufficiali, che avrebbero altri canali per veicolare i loro messaggi, ma postano su twitter, che va di moda, e dove i loro messaggi hanno eco immediato. Partito nel 2006, nel 2016 ha 300 milioni di utenti attivi.
Facebook nasce nel 2004, ad opera di Mark Zuckerberg, come sistema di messaggistica degli studenti di Harvard; prende piede nelle universita' americane e quindi diviene, nel 2006, un servizio globale. E' gratuito. Su facebook si condividono messaggi, immagini e video con amici, si seguono pagine di notizie o personaggi iscritti, si commentano post di altri. Ci sono anche giochi on-line, i cui produttori pagano Facebook per essere ospitati.
Facebook consente di tenersi in contatto con amici che non vedi mai, di avere informazioni che non potresti trovare, frammiste alle piu' assurde bufale, ed e' una continua fonte di informazione, ma orribilmente frammentata ed impossibile da organizzare. Non e' un software ben fatto, ma segue la tendenza moderna: immagini, immagini ed immagini e messaggi brevi e temporanei, da consumare velocemente, commentare con un click per poi passare ad altro. Rappresenta perfettamente la frammentazione e banalizzazione dell'informazione cui assistiamo oggi; vediamo questa tendenza ancor piu' in Whatsapp, che manda messaggi testuali organizzati come conversazioni e corre su smartphones; e difatti, attorno al 2016, vedo diversi utenti migrare da Facebook e Whatsapp per tenersi in contatto con gli amici. Whatsapp e' stato comperato da Facebook nel 2014, per 19 miliardi di dollari.
Nel 2016 Facebook ha piu' di un miliardo di utenti attivi ed un giro d'affari attorno ai 20 miliardi di dollari, per lo piu' introiti pubblicitari. Facebook ha un profilo molto preciso dei suoi utenti e puo' offrire annunci pubblicitari molto mirati, ancor meglio di Google.