Il segreto
delle vittorie romane risiedeva nella perfetta organizzazione militare;
Roma poteva vantare un esercito efficente, composto da tutti i cittadini
volontari
dai 17 ai 60 anni in grado di permettersi il costo dell'equipaggamento
e delle armi. Il servizio militare durava molti anni ed entrare nelle legioni di Roma era considerato importantissimo.
Durante i
lunghi spostamenti i legionari organizzavano un accampamento
temporaneo, con tanto di fossato e mura difensive, per il
pernottamento, e che veniva smontato al mattino. I Romani costruivano gli
accampamenti sempre allo stesso modo, così i soldati
sapevano come muoversi al loro interno.
All'inizio del I secolo a.C. il vecchio esercito, composto solo dai
cittadini ingrado di pagarsi l'equipaggiamento, non bastava
più, si decise di trasformare il servizio militare in vero proprio
lavoro, aperto a tutti i cittadini, compresi quelli che non potevano
permettersi le armi e la divisa. Nacquero così i soldati
di mestiere,
che venivano pagati e prestavano servizio per circa vent'anni. Molti,
fra i poveri di Roma, andavano ad arruolarsi, non avevano altro modo
per riuscire a sopravvivere.
A capo dell'esercito c'erano i consoli, che avevano sotto di
sè i tribuni militari, che comandavano le legioni.
I soldati combattevano usando la lancia e la spada;
si proteggievano con l'elmo, lo scudo
e la corazza. Gli ufficiali avevano anche il gambiere,
protezioni metalliche che proteggevano la gamba dal ginocchio al piede.
La tunica che indossavano come divisa era
solitamente rossa, per
nascondere le macchie di sangue. Ai piedi calzavano sandali robusti,
con suole chiodate, che dovevano resistere ai lunghi turni
di marcia.
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