Sulle
origini di Roma vi sono varie leggende, ma la versione più
accreditata narra di due gemelli,Romolo e Remo,
figli
di Marte, dio della
guerra, e di Rea Silvia, sacerdotessa di Vesta e figlia del re di
Albalonga.
Quando Rea Silvia mise al mondo i due gemelli, il principe Amulio, che
aspirava al trono, la fece seppellire viva, in applicazione della legge
che così puniva le vestali che non avevano rispettato il
voto di castità.
Romolo e Remo, però, abbandonati in una cesta sulle acque del
Tevere, ebbero salva la vita per volere divino. Quando la cesta
andò a incagliarsi tra i rami di un albero, una lupa
li
trovò e li allatò insieme ai suoi cuccioli. Un
giorno il pastore Faustolo vide i gemelli accanto alla lupa e, pensando
a un dono degli dei, raccolse i bambini e li allevò come se
fossero suoi.
Divenuti adulti e scoperta la loro origine divina, Romolo e Remo
pensarono di edificare una nuova città. Per scegliere chi
gli
avrebbe dato il nome decisero di osservare il volo degli uccelli: Remo
ne vide solo sei, mentre Romolo dal colle Palatino ne
avvistò
uno stormo intero e fu lui a tracciare con l'aratro il solco della
futura città. Poi i due gemelli litigarono perchè
ognuno voleva esserne il re. Romolo nella lotta uccise il fratello e
divenne così il primo re di Roma. La tradizione vuole che
quel giorno fosse il 21 aprile del 753 a.C.
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