Roma per oltre due secoli fu una
monarchia. Si succedettero numerosi re, ma la tradizione ne ricorda
soltanto sette:
- Romolo: fondatore della
città;
- Numa Pompilio: riorganizzò
la religione e il calendario;
- Tullo Ostilio: estese
il dominio romano a tutto il Lazio, distruggendo Albalonga;
- Anco Marzio: costruttore
del porto di
Ostia; fece costruire il primo ponte della città, il ponte
Sublicio;
- Tarquinio Prisco: realizzò
la Cloaca Massima, la prima fognatura di Roma, e realizzò il
foro, sede del mercato, degli edifici pubblici e dei templi;
- Servio Tullio: fece
edificare le mura
difensive intorno ai sette colli della città;
- Tarquinio
il Superbo: re
odiato per la sua arroganza.
Il Re deteneva tutti i poteri: emanava le leggi, comandava
l'esercito, amministrava la giustizia ed era il capo religioso. Non
poteva trasmettere il potere ai propri figli, cioè la sua
carica non era ereditaria, ma veniva eletto dal Senato, ossia
l'assemblea dei rappresentati delle più nobili famiglie di
Roma.
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